Molte aziende devono affrontare un problema non molto visibile, ma di grande impatto: la pressione negativa all'interno della fabbrica. Senza un sistema di ricambio aria, l’edificio non riesce a compensare l’aria estratta con aria esterna, creando una pressione interna negativa.
Questo provoca correnti d’aria, sbalzi di temperatura, accumulo di polvere e interferenze nella ventilazione, riduzione delle prestazioni o della qualità dei processi, diminuzione del comfort. E questo nonostante spesso vengano già fatti ingenti investimenti nella climatizzazione. Molte aziende si rendono conto di tutto ciò solo quando il problema è già grande.
Quali sono, in concreto, le conseguenze della pressione negativa per la vostra azienda?
La conseguenze della pressione negativa nell'industria
La pressione negativa può sembrare innocua, ma le conseguenze possono essere di grande impatto:
❌ Diminuzione del comfort nei luoghi di lavoro e aumento dell’assenteismo
Flussi d’aria incontrollati causano correnti e sbalzi di temperatura, con conseguente insoddisfazione dei dipendenti e un rischio maggiore di assenze per malattia. Studi dimostrano che un ambiente di lavoro poco confortevole può ridurre la produttività fino al 15%: un costo che può essere facilmente evitato adottando un sistema di ventilazione adeguato.
❌ Qualità dell’aria interna visibilmente ridotta
L’aria esterna penetra all’interno in modo incontrollato, portando con sé polvere, pollini e altre impurità; soprattutto in capannoni di produzione, come per la lavorazione dei metalli, ciò può causare un pericoloso accumulo di particelle nocive. Nell’industria alimentare, invece, può provocare contaminazioni e la mancata conformità alle norme HACCP, con il rischio di sanzioni o costosi richiami e ritiri di prodotto.
❌Riduzione della produttività
Nei settori in cui vengono utilizzati impianti di aspirazione, come nella lavorazione laser e metalmeccanica, la pressione negativa può causare un funzionamento non ottimale delle macchine o addirittura malfunzionamenti, oltre a temperature non uniformi nelle aree di lavoro.
Questo può comportare rallentamenti nei tempi di produzione e perdite di decine di migliaia di euro all’anno.
❌ Spreco di energia e costi più elevati
La pressione negativa non solo aspira l'aria inquinata dall’esterno, ma anche il freddo indesiderato in inverno e il caldo fastidioso in estate. Molto probabilmente il sistema di riscaldamento/raffreddamento dell’edificio viene sovraccaricato con conseguenti costi energetici inutilmente elevati.
Lo spreco di energia non è solo un costo, ma rende l'azienda meno sostenibile con conseguenti ripercussioni sull'immagine e sulla mancata conformità alle normative.
Le cause principali della pressione negativa in fabbrica
Quali sono le cause della pressione negativa nella vostra fabbrica?
1️⃣ Squilibrio nella ventilazione
Una fabbrica dotata solo di sistemi di estrazione, senza un adeguato apporto d’aria, crea uno squilibrio nella pressione dell’aria, generando pressione negativa. Le macchine e gli impianti di aspirazione estraggono spesso grandi volumi d’aria, senza che venga introdotto un quantitativo sufficiente di aria fresca.
2️⃣ Afflusso d’aria non strutturato
Quando il flusso di aria non è adeguatamente regolato, l’aria esterna viene aspirata in modo incontrollato attraverso le varie aperture presenti, per esempio fessure o da altri reparti dello stabilimento. Questo provoca non solo correnti d’aria e inefficienze nel riscaldamento o raffrescamento, ma anche disagio aumentando anche il rischio di contaminazione delle linee di produzione.
3️⃣ Sistemi di climatizzazione obsoleti o inefficienti
Gli impianti di climatizzazione tradizionali non introducono aria fresca, ma fanno solo circolare l’aria esistente. Quando l’aria viene aspirata verso l’esterno, si crea rapidamente una condizione di depressione. Questi impianti non sono progettati per affrontare problemi di pressione negativa e pertanto si crea uno squilibrio dei flussi d’aria. Spesso si riscontrano anche impianti di riscaldamento che, in inverno, cercano di compensare la depressione semplicemente riscaldando ma senza sfruttare il calore residuo generato dai processi produttivi.
Molti di questi sistemi funzionano al massimo della capacità ma non sono efficienti, e le bollette energetiche sono inutilmente elevate.
Come possiamo risolvere il problema della pressione negativa in fabbrica?
Fortunatamente, esistono soluzioni efficaci per evitare la formazione di pressione negativa e creare un clima interno sano e confortevole.
✅ Ventilazione bilanciata: garantire l'equilibrio
Il passo più importante è ripristinare l'equilibrio tra aria di estrazione e aria di immissione. Questo si può ottenere con la ventilazione meccanica di mandata che garantisce un apporto costante di aria fresca, oppure attraverso altri sistemi di climatizzazione che introducono aria esterna filtrata in modo controllato. Senza il giusto equilibrio, problemi come lo spreco di energia e la scarsa qualità dell'aria continueranno ad esistere.
✅ Raffrescamento adiabatico: raffrescare e ventilare insieme
Il raffrescamento adiabatico garantisce un apporto stabile di aria fresca e filtrata, senza creare correnti d’aria né sbalzi di temperatura, prevenendo al contempo la formazione di pressione negativa negli ambienti. Le aziende che adottano questa tecnologia realizzano un maggior comfort lavorativo, grazie a un’aria più pulita, una riduzione dell’assenteismo per malattia e minori interruzioni della produzione.
Il raffrescamento adiabatico consente di raffrescare gli edifici con un consumo energetico ridotto fino al 90%.
Le aziende che optano per questa soluzione non solo riducono i costi energetici, ma dimostrano anche un forte impegno per l’innovazione sostenibile, godendo al contempo di un clima lavorativo più sano e produttivo.
Presso 247TailorSteel, la pressione negativa dell’aria causava problemi di correnti e inefficienze nel sistema climatico. Grazie al sistema di raffrescamento adiabatico a due stadi di Oxycom, è stato possibile non solo migliorare le temperature interne, ma anche eliminare la depressione e ridurre i consumi energetici.
✅ Risultato: costi energetici più bassi, nessuna pressione negativa e un ambiente di lavoro piacevole e sano per i dipendenti.
✅ Recupero del calore: utilizziamo ciò che già abbiamo
Catturando il calore che si è raccolto sotto il tetto e utilizzandolo per preriscaldare l'aria fresca in entrata, si evitano flussi di aria fredda, si aggiunge aria fresca e condizionata, e si risparmia energia.
Perché sprecare ciò che si ha già? Le aziende di successo riutilizzano il calore di scarto.
Prevenire la pressione negativa e risparmiare energia
La pressione negativa nell'industria crea un ambiente di lavoro sgradevole, fa lievitare i costi e abbassa la produttività. Fortunatamente esistono soluzioni sostenibili ed efficienti che eliminano definitivamente la pressione negativa dalla vostra fabbrica.
Con IntrCooll di Oxycom, potete utilizzare l'esclusivo raffreddamento adiabatico a due stadi, recuperare il calore e dire addio alla pressione negativa. Risparmierete inoltre fino al 90% sui costi energetici, aumenterete il comfort lavorativo, ridurrete al minimo i tempi di inattività della produzione e garantirete un ambiente migliore oggi e in futuro.
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