L'efficienza energetica può essere il rimedio miracoloso per contrastare il cambiamento climatico?

4 min. lettura - Pubblicato il marzo 15, 2023

Il cambiamento climatico è la più grande minaccia che dobbiamo affrontare ai giorni nostri. Qualsiasi strategia proposta per rimanere al di sotto del livello (a stento) accettabile di 1,5 °C di aumento della temperatura comporta una serie di provvedimenti.

Nel 2011 un team di ricercatori dell'università di Cambridge ha calcolato di quanto diminuirebbero le emissioni globali di CO2 se sfruttassimo al massimo tutte le tecnologie esistenti per rendere il più efficienti possibile gli apparecchi che consumano energia. La conclusione è stata che disponiamo del potenziale tecnologico per ridurre del 73% l'energia che utilizziamo attualmente, mantenendo l'attuale livello dei servizi, semplicemente migliorandone l'efficienza.

Secondo l'Energy Information Administration (EIA) degli Stati Uniti più del 60% dell'energia utilizzata per generare elettricità si perde nella trasformazione da una forma all'altra e nel trasporto da un luogo a un altro. Se ottimizzassimo anche i dispositivi di conversione avremmo bisogno dell' 85% in meno di energia grazie a misure di risparmio energetico e al trasporto a basso consumo, o evitando il trasporto (energia solare generata localmente).

Il consumo di energia è di gran lunga il maggior produttore di gas a effetto serra, responsabile di oltre tre quarti delle emissioni mondiali.

 

Energy losses picture - Oxycom [Figura: Perdite di energia dovute al trasporto di elettricità]

 

Ondate di calore, consumo energetico ed emissioni globali: una reazione a catena che contribuisce al cambiamento climatico

Secondo l'UNEP le soluzioni di raffreddamento rispettose del clima possono prevenire l'emissione di fino a 460 miliardi di tonnellate di gas serra.

Con il progressivo aumento delle temperature globali e le sempre più frequenti ondate di calore aumenta rapidamente la domanda di condizionatori d'aria. I condizionatori d'aria tradizionali consumano più elettricità di qualsiasi altro apparecchio presente negli edifici: consumano il 10% di tutta l'elettricità mondiale e rilasciano nell'atmosfera potenti gas che riscaldano il pianeta.

Secondo una recente ricerca di NREL e XEROX PARC ogni anno vengono rilasciati 1.950 milioni di tonnellate di anidride carbonica per il condizionamento dell'aria, di cui 531 milioni di tonnellate provengono dal raffreddamento dell'aria e 599 milioni di tonnellate dall'eliminazione dell'umidità. Altri 820 milioni di tonnellate provengono dalla fuoriuscita di sostanze refrigeranti e dai gas serra rilasciati durante la fabbricazione e il trasporto dei condizionatori d'aria.

L'agenzia internazionale dell'energia (AIE) stima che la domanda globale di raffreddamento degli ambienti nel 2050 sarà più che triplicata. La crescente domanda di raffreddamento è "una delle questioni energetiche più critiche del nostro tempo", afferma il rapporto AIE del 2018 che invita a migliorare l'efficienza dei condizionatori d'aria. Tuttavia, la transizione verso un raffreddamento rispettoso del clima e a basso consumo energetico eviterebbe le emissioni di gas serra e consentirebbe un maggiore accesso al raffreddamento che contribuirebbe in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).

 

Raffrescamento adiabatico: un rimedio miracoloso per contrastare il cambiamento climatico

Esistono diversi modi per combattere il problema del cambiamento climatico, uno di questi è il raffrescamento adiabatico (a due stadi). Grazie all'enorme calore latente dell'acqua è possibile provvedere al raffreddamento in maniera efficiente. L'evaporazione di 1 m3 di acqua produce fino a 695 kWh di energia frigorifera, mentre la tecnologia tradizionale richiede almeno 250 kWh in più per fornire lo stesso raffreddamento. 

Per saperne di più leggete il nostro blog: L'acqua come refrigerante



Water use evaporative cooling vs airconditionerRaffreddamento adiabatico vs aria condizionata

IntrCooll: Sistemi di raffrescamento sostenibili a basso consumo energetico  

Una sfida comune che si trovano ad affrontare gli impianti di produzione al giorno d'oggi è come creare un clima interno che non favorisca il cambiamento climatico. Il raffrescamento adiabatico a due stadi brevettato da Oxycom, IntrCooll, è in grado di raffreddare fino a 30°C al di sotto della temperatura esterna consumando il 90% in meno di energia rispetto al condizionamento tradizionale.

Per approfondire il raffrescamento adiabatico a due stadi e il condizionamento d'aria consultate la nostra pagina: Raffrescamento adiabatico e condizionamento d'aria.

IntrCooll utilizza il 100% di aria esterna durante il raffrescamento e il free cooling. In primavera, inverno e autunno il sistema utilizza in modo intelligente l'aria esterna per ventilare e raffreddare senza consumare energia. Quando la temperatura esterna supera i 18-22°C, il sistema IntrCooll passa al raffrescamento per evaporazione a due stadi: nel primo l'aria esterna viene raffreddata con acqua fredda di ricircolo e nel secondo stadio viene raffreddata ulteriormente per evaporazione diretta. IntrCooll fornisce fino a 40 kW di potenza di raffreddamento con 1 kW di elettricità. L'indice di efficienza energetica (EER) di IntrCooll può arrivare a 40. Questo EER è di un fattore 10 superiore a quello dei sistemi di raffreddamento tradizionali.

In inverno il sistema IntrCooll può venire integrato con il modulo Heat Reclaim che riutilizza il calore generato da macchinari, processi, riscaldamento, illuminazione e persone, lo miscela con l'aria esterna fresca e filtrata, e inoltre filtra l'aria interna di ricircolo. In questo modo rifornisce l'ambiente di lavoro di aria pulita preriscaldata.

Per la tecnologia di raffreddamento, riscaldamento e ventilazione a basso consumo energetico IntrCooll di Oxycom ha ricevuto l' Energy Globe Award 2020 per il risparmio dell'87% sui costi energetici e la riduzione di CO2 nel capannone di KIEFEL Packaging GmbH in Alta Austria. Inoltre è importante ricordare che le unità IntrCooll di Oxycom raffreddano esclusivamente con l'acqua: non servono refrigeranti chimici nocivi.

Scoprite come ottenere un clima confortevole, sostenibile ed efficiente sotto il profilo energetico in un impianto di produzione con il nostro white paper "Sfide e opportunità" per un controllo climatico sostenibile.

Scarica il whitepaper

 

Se preferite parlare direttamente con uno specialista di clima interno industriale per discutere delle vostre esigenze specifiche, compilate qui sotto il modulo con la vostra richiesta. Saremo lieti di aiutarvi. 

 

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Pubblicato il marzo 15, 2023

Roos Reinders

"Aumentare la visibilità di Oxycom online mi fa sentire soddisfatto perché i nostri prodotti riducono l'impronta ecologica globale"

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